Nel caso di specie la difesa di un indagato ha presentato un ricorso per cassazione contro un’ordinanza che ha respinto la richiesta di dissequestro dei beni, precedentemente oggetto di sequestro, poiché ritenuti collegati ai reati contestati. La difesa ha sollevato quattro argomenti, sottolineando la mancanza di dettagli nella motivazione del provvedimento di sequestro probatorio e il suo presunto carattere preventivo piuttosto che probatorio.

La Corte di cassazione ha accolto il primo motivo del ricorso, dichiarando gli altri motivi irrilevanti. Ha chiarito che la motivazione del provvedimento di sequestro probatorio deve giustificare l’ipotesi di reato e la relazione tra i beni sequestrati e il presunto reato. La mancanza di questo passaggio nella motivazione rende il provvedimento nullo.

Inoltre, la Corte ha sottolineato l’importanza del principio di proporzionalità nella valutazione del sequestro dei beni. Poiché mancavano dettagli sulla natura dei reati e dei beni coinvolti, la Corte ha annullato l’ordinanza e ordinato il dissequestro dei beni.

Per approfondimenti consigliamo di leggere il testo integrale della sentenza allegata: 46130-2023

Avv. Andrea Severini